Velocità di crociera

Normalmente usciamo e facciamo il nostro percorso a velocità sostenuta, che per me è paragonabile all'andatura che terrei se stessi andando in ritardo alla stazione rischiando di perdere il treno.
Ma capita anche la volta in cui la velocità passa in secondo piano e si decide di allungare decisamente il percorso. Così oggi, avendo tutta la mattina libera ed una splendida giornata quasi estiva, mi sono avviato per una lunga camminata in collina.
Sono partito con la consapevolezza che questa volta mi sarei allontanato da casa molto più del solito e che avrei camminato per ore.
Così, senza nemmeno pensarci, le me gambe hanno preso un’andatura particolare, che non è quella della camminata veloce ma nemmeno quella da passeggio delle altre persone che ho incontrato.  Alla fine ho percorso quasi quindici chilometri tra asfalto, sterrate e sentieri nei boschi con oltre 300m di dislivello e la sensazione che sarei potuto andare avanti all'infinito. Certo, al ritorno ero stanco, ma non in maniera esagerata.
Non so se anche a voi è mai capitato di prendere questa andatura, che è un perfetto compromesso tra la velocità e la resistenza. Un'andatura molto diversa da quella della camminata veloce, ma senz'altro merito dell’allenamento ottenuto con questa.

Che bella esperienza Biagio!!!

Eri in quella che tecnicamente è definita soglia aerobica. Più sotto il pippone tecnico. Ma chi se ne frega, il bello è che l' hai trovata senza frequenzimetro o calcoli astrusi ma naturalmente e che ti sei goduto questa bellissima sensazione che, come hai ben detto, è merito del volume e del lavoro svolto prima. 15 km + 300 mt sono tanta roba complimenti ancora.

Una curiosità: tra oggi e domani magari avrai dolori muscolari/articolari, nel caso avresti voglia di condividere? faccio statistica e studio per il mio micro-gruppo. A me per esempio quando supero l' usuale fanno sempre male i tibiali.

ecco il pippone:

L’attività aerobica è stata definita dall’American College of Sports Medicine (ASCM) come una “qualsiasi attività che può essere mantenuta costantemente… ”

Il termine “costantemente”, se applicato alla corsa, significa correre a un ritmo che può essere mantenuto in modo costante per lungo tempo. La corsa aerobica, infatti, è una corsa caratterizzata da una frequenza cardiaca dal 50-60% fino all’80% della frequenza massima cardiaca, ritmo al quale un atleta riesce a massimizzare non solo la propria capacità atletica, ma anche quella metabolica, utilizzando prevalentemente i grassi come fonte di energia.

Nella zona aerobica, infatti, il fisico usa l’ossigeno per fornire energia ai muscoli, utilizzando una miscela energetica costituita da (poco) glicogeno (immagazzinato nei muscoli) e (molti) grassi.

Con questo particolare mix energetico i muscoli possono continuare a lavorare in maniera quasi infinita, in quanto le riserve di grassi da bruciare sono pari a circa 70.000 calorie (in un atleta di 70 chili), rispetto alle riserve di glicogeno, pari a circa 2000 calorie, che consentono di avere energia si e no per un paio d’ore di attività.

Si, ieri mi sono regalato un gran bella mattinata. Il cielo era limpido, il sole caldo come si conviene a metà giugno ma l'aria fresca e io mi sono divertito a scoprire nuovi percorsi nei boschi.

Molto interessante quel che scrivi, non lo sapevo.

Dolori muscolari, no, solo un generico senso di stanchezza. Al pomeriggio dopo pranzo mi sono fatto una bella mezz’ora di sonno, ma più tardi ho fatto un sacco di lavori nell’orto. Questa mattina mi sono alzato con le gambe leggermente indolenzite, ma dopo pochi minuti era già passato ed anche oggi ho tranquillamente tagliato il prato.

Io però ho un asso nella manica. Un paio di anni fa mi sono reso conto che stavo cominciando ad arrugginirmi: cervicale, dolori ad una spalla, un colpo della strega e dolori alle ginocchia se provavo a camminare un po’ di più e in discesa come ieri. Purtroppo, mi sto avvicinando ai sessanta (ne mancano pochi!) e tante cose non sono più scontate.
Così ho cominciato quasi per caso a fare un po’ di movimenti, che poco alla volta sono diventati una dozzina di minuti di ginnastica personalizzata tutte le mattine. C’è voluto del tempo, più di un anno, ma ora il collo non mi dà più nessun fastidio, ho completamente recuperato la mobilità della spalla, mai più avuto mal di schiena ed anche le ginocchia funzionano a dovere. E poi c’è il mio tallone d’Achille… i tendini d’Achille, appunto, che alcuni anni fa si infiammarono e mi fecero passare quasi un anno di tormenti. Per quelli ho rinunciato a correre (non voglio rischiare un’altra volta) e alla mattina non mi dimentico mai di fare qualche esercizio anche per loro. Magari, tu dirai, "che noia tutte le mattine!". E invece è un bel modo di cominciare: dedico qualche minuto a me stesso e poi inizio subito la giornata tonico e un po' accaldato, una gran bella sensazione.

Sono anzi favorevolissimo ad una messa in moto mattutina tramite movimenti graduali e controllati. Poi uno che ha l' orto di ginnastica ne fa a iosa.